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    Categories: Storia

Enigma la macchina che cambiò la storia.

 

Enigma era una macchina utilizzata dalle forze armate naziste durante la seconda guerra mondiale che permetteva di cifrare e decifrare i messaggi, rendendoli cosi illeggibili a potenziali spie. Per diverso tempo i messaggi cifrati con Enigma rimasero indecifrabili alle forze alleate e questo rese difficile svelare i piani nazisti. Enigma venne modificata e potenziata più volte nel corso degli anni fino a quando un gruppo di ingegneri polacchi: Marian Rejewski, Jerzy Ró?ycki e Henryk Zygalski, riuscirono con molta fatica a violare il codice. In questo modo, i messaggi che i nazisti inviavano, senza saperlo fornivano informazioni importanti alle forze alleate.

Una macchina Enigma con gli scomparti aperti.

Quando fu inventata Enigma?

Enigma fu inventata dall’ingegnere Arthur Sherbius nell’anno 1918 e venne creata come attrezzatura per comunicazioni commerciali ma fallì e venne recuperata dai nazisti per essere utilizzata nelle loro trasmissioni. Infatti proprio durante la Seconda guerra mondiale l’utilizzo delle telecomunicazioni divenne importante e quindi anche evitare che i piani di guerra venissero svelati.

 

Come funzionava Enigma?

Enigma sembrava una semplicissima macchina da scrivere e infatti si utilizzava allo stesso modo, in realtà era composta da due tastiere: la prima serviva per digitare il messaggio, la seconda per visualizzare le parole cifrate. Infatti scrivendo su Enigma quello che si otteneva erano parole apparentemente senza senso ma inserite in un altra macchina Enigma, venivano decodificate e così si otteneva il messaggio corretto. Quando un tasto veniva premuto, un impulso elettrico azionava un rotore che trasformava la lettera premuta in un altra diversa. Attraverso un movimento meccanico il rotore faceva uno scatto in avanti per prepararsi a ricevere un altra lettera.

Le lettere cifrate venivano poi mostrate tramite delle lampadine che illuminavano le lettere della tastiera che si trovava in alto. Questa serie di passaggi rendevano i messaggi estremamente complessi da decodificare, per farlo serviva un altra macchina impostata con gli stessi parametri. Per questioni di sicurezza i parametri venivano cambiati ogni giorno.

 

Come era fatta all’interno?

All’interno di Enigma si trovavano tre rotori, che si azionavano ogni volta che veniva premuta una lettera sulla tastiera, questi trasmettevano gli impulsi elettrici alle lampadine che illuminavano una lettera differente che corrispondeva a quella cifrata. Enigma aveva a disposizione 5 rotori differenti e ne montava 3 alla volta. Cambiandone l’ordine e la posizione cambiava la cifratura. I rotori venivano girati in una posizione di partenza e ogni volta che una lettera veniva premuta il primo rotore ruotava compiendo uno scatto in avanti. Ogni rotore aveva 26 scatti, uno per ogni lettera dell’alfabeto, quando un rotore aveva fatto tutti i 26 gli scatti, si passava al secondo e poi il terzo. Per ricevere i messaggi quindi bisognava sapere quali rotori fossero stati installati, in quale ordine e la posizione di partenza, altrimenti non si poteva ricevere correttamente il messaggio.

La vista frontale mostra il pannello killer crittografico.

Maggiore sicurezza di cifratura.

Enigma, nella parte anteriore, aveva un pannello chiamato Killer Crittografico, fatto da fori dove inserire delle spine elettriche. Ogni foro corrispondeva ad una lettera, connettendone due tra loro con una spina si invertivano gli impulsi di quella lettera, si poteva cosi rendere ancora più difficile la cifratura. Se si utilizzavano i cavi, anche li ricevente doveva averli sistemati nello stesso modo.

Un foglio nazista per decifrare enigma

Come si ricevevano i messaggi cifrati?

Usando sia i rotori che i cavi si potevano creare 1016 (10 milioni di miliardi) combinazioni diverse. Quindi come facevano le forze naziste a sapere come impostare correttamente la macchina per ricevere le comunicazioni? Semplice, ogni mese veniva distribuita una guida che specificava come impostare la macchina ogni giorno. Ogni riga della guida indicava il giorno e i rotori da usare e l’ordine di partenza. Senza questa guida sarebbe stato impossibile decifrare il messaggio in arrivo.

 

Una foto di Alan Turing
Alan Turing e la sconfitta di Enigma

Il 25 luglio del 1939 la Germania nazista attaccò la Polonia. A Varsavia si tenne una riunione di ingegneri alleati per scoprire come decifrare Enigma e condividere le proprie esperienze. Gli ingegneri polacchi riuscirono a decifrarla e misero a disposizione dei francesi e degli inglesi i loro metodi di cifratura. Alla sede degli uffici inglesi dedicati alla decrittatura, chiamati “Ultra”, lavorava il matematico Alan Turing (il padre dell’informatica teorica) che progettò una macchina chiamata “Bomba” utilizzata per decifrare velocemente i messaggi codificati dai nazisti con Enigma. Questa macchina utilizzava molti rotori simili a quelli di Enigma che venivano fatti ruotare velocemente in modo da cercare le possibili combinazioni. In questo modo Turing riuscì a scoprire le chiavi di cifratura utilizzate dai tedeschi. Così gli inglesi venirono segretamente a conoscenza delle comunicazioni dei nazisti. Nel 1942 i tedeschi modificarono Enigma a tal punto che nessuno riuscì più a decifrala e cosi gli inglesi attaccarono un U-boat tedesco per prendere possesso della nuova versione della macchina.

La macchina Bomba di Alan Turing

Film su Enigma

Recentemente si è parlato nuovamente di Enigma grazie al film “The imitation game” che parla della vita di Alan Turing, del suo ingaggio da parte degli inglesi e come questi riuscì a decifrare i codici di Enigma. Il film tratto dal libro di Andrew Hodges ha vinto un premio Oscar nel 2015 come migliore sceneggiatura non originale di Graham Moore.

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