Il problema dello smaltimento dei rifiuti diventa ogni giorno più importante. Gestire la produzione e lo smaltimento porta costi sulla salute e sull’ambiente sempre più insostenibili. Per anni si è esportata la spazzatura in giro per l’Europa a costi elevati e città sono sono state lasciate città sommerse da rifiuti. Ma la spazzatura urbana potrebbe costituire una risorsa importante.
THOR riduce la spazzatura a volumi infinitesimali (decimi di millimetro) e attraverso il processo di raffinazione meccanica, separa dai materiali di scarto le componenti utili da quelle dannose o inservibili. Quello che si ottiene è una sostanza omogenea e decontaminata, sterilizzata dalle alte pressioni quindi prive di batteri e odori altamente combustibile che può essere riutilizzata allo stato solido, come pellet o come bio-diesel.
L’impianto è totalmente autonomo ed è stato progettato per essere mobile, consuma una parte dell’energia che produce cosi può essere montato su mezzi di trasporto o addirittura su navi. Trasformando il materiale combustibile in liquido (tramite un pirolizzatore) può essere utilizzato dalla stessa imbarcazione.
Un impianto Thor medio-piccolo (da ventimila tonnellate l’anno circa) ha un costo di circa 40 euro per tonnellata di rifiuti, normalmente una stessa quantità di materiale in una discarica costerebbe circa 100 euro e negli inceneritori 250 euro, senza contare i costi di gestione e quelli di smaltimento. I rifiuti combusti generano mediamente 2500 chilo-calorie per chilo di rifiuti, mentre quello prodotto da Thor arriva anche a 5500 chilo-calorie, combustibile che può essere trattato e venduto come bio-olio per motori diesel.
Il primo impianto THOR è stato attualmente messo in funzione in Sicilia, tratta otto tonnellate di rifiuti ogni ora e senza nessuna area di stoccaggio.