Canneto è una frazione di Caronia in provincia di Messina. E’ un piccolo paese lungo la costa tirrenica fra Marina di Caronia e Santo Stefano di Camastra. Canneto conta non più di 150 abitanti, ed è stata oggetto di cronaca per via di misteriosi fenomeni.
L’inizio della Storia
Basta poco per capire che questo non è servito a nulla, allora Enel decide di eliminare il problema alla fonte isolando completamente la zona. Al loro arrivo scoprono che la centralina era fusa a partire “dall’interno”. Decidono cosi di tagliare direttamente i cavi. Canneto di Caronia è ora completamente isolata. Dopo alcuni minuti scoprono tristemente che gli incendi stanno continuando. Parti della casa come citofoni e cavi elettrici prendono fuoco anche in assenza di energia elettrica e vengono cosi rimossi dalle case di Canneto, ma successivamente divampano le fiamme anche da divani, materassi e qualunque oggetto metallico. Il fatto prende ora rilevanza nazionale. Gli incendi a Canneto di Caronia diventano sempre più frequenti e sempre più vasti.
Molti enti si mobilitano per indagare a Canneto.
Entro un paio di mesi il paese viene evacuato e presidiato dalla Protezione Civile, l’ente nazionale di vulcanologia e geofisica (INGV), la Marina Militare, l’Aeronautica e addirittura un tecnico della NASA. Francesco Mantegna Venerando viene scelto come coordinatore dei lavori che attua subito misure di emergenza. Purtroppo ogni ricerca effettuata per individuare possibili cause agli incendi di Canneto, genera solo altre domande e possibilità. L’unica certezza da parte di Francesco Mangegna Venerando e della Protezione Civile è che non poteva esserci dolo.
Purtroppo altre zone sono interessate.
Avvenimenti simili sono accaduti in altre due zone nei pressi di Caronia. La prima a circa due chilometri da Canneto, nella galleria di Tremonzelli sulla Palermo-Catania, le auto che la attraversano avvertono problemi all’impianto elettrico, che causa spegnimenti dei mezzi o addirittura incendi. Numerose sono le testimonianze di questi incidenti riportate da giornalisti e blogger locali, addirittura si parla di un pullman scolastico, carico di ragazzi prende fuoco improvvisamente e grazie agli aiuti tempestivi riescono a uscirne illesi. Il secondo punto è un campo a circa quatto chilometri da Canneto, che misura circa 40 metri quadrati, dove sono state rinvenute alcune piante combuste dalla parte della radice, il tipo di pianta interessata era di una sola specie detta Saracchio (Ampelodesmos mauritanicus)
Avvenimenti e Testimonianze a Canneto di Caronia.
Durante le riprese da parte dei vari telegiornali, tecnici di una tv locale ha trovato i cavi (non ancora collegati) completamente bruciati, mentre la RAI ha perso tutte le riprese effettuate a Canneto, mentre SKY ha assistito all’incendio della propria cinepresa. Un ufficiale del Corpo dei Carabinieri che scriveva un rapporto completamente al buio ha visto la sua divisa prendere fuoco. Anche alla Protezione Civile è capitato di estrarre cavi da borse e appena appoggiati a terra (scollegati) vederli prendere fuoco. I telefoni cellulari si mettevano in carica autonomamente e le sim card si smagnetizzavano.
Anche la natura è stata coinvolta.
Sembrerebbero coinvolti nella vicenda di Canneto di Caronia alcuni avvenimenti. Più di un milione di esemplari di Velella Velella sono stati trovati spiaggiati (di solito stazionano in alto mare), il fatto è stato riportato per circa un centinaio di chilometri di spiaggia. Alcuni alberi sono stati trovati combusti dalla parte della radice e sono morti molti conigli presenti nella zona. Inoltre tra il 2009 e il 2011 si sono registrate frane e smottamenti in tutto il territorio Messinese. Tutte le frane sono rivolte stranamente a nord, da dove la Protezione Civile pensa arrivino le onde elettromagnetiche che hanno dato vita agli incendi.
Un evento che ha gettato nel panico sia la popolazione di Canneto, sia la protezione civile è accaduto ad un elicottero che ha perso il controllo ed è quasi precipitato, salvandosi all’ultimo momento impiegando un atterraggio di fortuna. Le indagini svolte sull’elicottero dimostrano numerose lacerazioni sulle pale. Un abitante di Canneto che per caso stava fotografando vari eventi, realizza alcuni scatti all’elicottero in difficoltà. Paura e stupore quando allo sviluppo delle immagini, notano un oggetto non identificato seguire l’elicottero. La notizia venne tenuta nascosta ma in poco tempo riuscì comunque a trapelare e diverse riviste riportano l’accaduto scrivendo: “Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali, oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato.” Molti hanno creduto che la notizia fosse stata creata intenzionalmente dai giornalisti per vendere qualche copia in più, ma la protezione civile non ha potuto smentire le vicende di Canneto di Caronia, che sono state catalogate come: “fenomeni elettromagnetici di origine artificiale capaci di generare in pochi nanosecondi fasci di onde tra i 300mhz e 3ghz”, quantità impossibili da riprodurre dall’uomo, alla quale servirebbero 15 centrali nucleari dedicate allo scopo.
Qualcosa improvvisamente cambia a Canneto.
Le indagini ad un certo punto vengono misteriosamente interrotte. I residenti di Canneto dichiarano di aver visto in quei giorni, strani individui aggirarsi per il paese, in particolare riferiscono che un uomo pregò loro di non creare scompiglio affermando che sarebbero stati tutti risarciti, e invitandoli a non coinvolgere la stampa. Un capitano della Marina Militare Italiana, che col tempo aveva stretto amicizia con gli abitanti di Canneto, promise loro che appena sarebbe tornato a Roma, avrebbe fatto tutto il possibile per aiutarli. Due settimane dopo annungiano la morte del Capitano.
Nel 2008 la Procura archivia il caso come “incendi dolosi da parte degli abitanti”.
Ma altri avvenimenti inquietanti capitano nel Palermitano.
Nell’autunno 2013 uno stormo di Black Hawk (elicotteri da guerra dell’Esercito Statunitense) appare all’improvviso volando radente i campi di Corleone (Palermo). Diversi Navy Seals (Forze Speciali della Marina Statunitense) si calano tramite delle corde (tecnica utilizzata per raid di guerra) e scendono armati con mitragliatori. Insieme ai militari ci sono persone in abiti civili che portano equipaggiamenti avanzati e rapidamente eseguono delle rilevazioni. Questo accade diverse volte e i contadini di Corleone, nel panico contattano l’Esercito Italiano per chiarimenti. Ne il Governo ne l’Esercito Italiano sono a conoscenza di queste incursioni. Solo un membro del Parlamento Siciliano, l’Onorevole Ferrandelli, insistite per avere informazioni, ma non ottiene nessuna risposta. Riesce pero’ a sollevare la questione tra i quotidiani e portarlo al Governo Italiano. Un portavoce della Marina Militare Italiana in seuito afferma che si tratta di esercitazioni di combattimento autorizzate. Questo non convince i residenti, e non spiegano i rilevamenti, le persone in abiti civili e le strane apparecchiature.
Tuttora risposte attendibili su quanto accaduto a Canneto di Caronia non esistono. Rimangono solo i fatti e tante domande.