L’esistenza dei mondi paralleli è un tema che venne affrontato per la prima volta negli anni ‘30 da Albert Einstein, che insieme ai celebri scienziati: Nathan Rosen e Boris Podolsky idearono la teoria del ponte dimensionale, detto anche Ponte di Einstein-Rosen-Podolsky. Successivamente il matematico Hugh Everett III, negli anni ‘50 parlò di Multiverso. Approposito di questo è capitato che nel corso della storia siano avvenuti alcuni casi che hanno dato non pochi grattacapi alle autorità per tentare di risolverli dove l’unica risposta plausibile sembrerebbe essere il passaggio da un universo parallelo all’altro. Eccovi tre storie incredibili di possibili viaggi dimensionali.
Il viaggiatore di Taured.
All’Aeroporto di Tokyo, nell’estate del 1954, atterrò un aereo proveniente dall’Europa. Le persone sbarcarono e andarono a ritirare i bagagli, dopodiché si diressero verso la dogana. Arrivò il turno di un uomo d’affari alto e ben vestito. Questi disse agli agenti doganali che si trovava a Tokyo per affari, che era il suo terzo viaggio in Giappone e consegnò i suoi documenti. L’agente controllò il documento e gli cadde l’occhio sul paese di provenienza: Taured.
Gli agenti si scambiarono un occhiata tra loro pensando ad uno scherzo, ma visto che l’uomo cominciava ad irritarsi, capirono che si trovavano davanti a qualcosa di molto curioso. Il documento di quest’uomo venne controllato da cima a fondo ma a primo avviso sembrava un normalissimo passaporto e riportava inoltre diversi timbri di molti paesi del mondo, tra cui alcuni giapponesi.
L’uomo parlava diverse lingue tra cui il giapponese e aveva con se varie banconote europee oltre quelle giapponesi. Gli agenti doganali, non capendo con chi avevano a che fare, portarono l’uomo nella stanza degli interrogatori e chiamarono alcuni esperti per analizzare il suo passaporto. L’uomo, ormai era stanco e spazientito, cercò di collaborare con le autorità giapponesi per velocizzare il suo rilascio e consegnò tutti i suoi documenti personali.
Perplessi gli agenti notarono che la sua carta di identità, patente, assicurazione e altri documenti personali erano tutti stati timbrati, rilasciati ed emessi dalla Repubblica di Taured. L’uomo assicurò che non aveva mai avuto questi tipi di problemi nella sua vita, tanto più in Giappone, dove appunto era già stato. A questo punto gli venne chiesto dove si trovasse geograficamente il suo paese di origine, la Repubblica di Taured ed egli affermò con sicurezza che si trovava tra Francia e Spagna, quasi allibito che queste persone non conoscessero l’ubicazione del suo paese.
Le guardie dunque presero una cartina e chiesero al viaggiatore di indicare il punto sulla cartina, indicò subito la zona ma sulla cartina non trovò Taured, ma al suo posto si trovava Andorra. A quel punto l’uomo andò su tutte le furie sentendosi preso in giro e offeso dalla mancanza del suo paese. In quel momento consegnarono le analisi del passaporto che nel frattempo era stato analizzato che dimostravano l’autenticità del documento, cosi come tutti i timbri degli aeroporti internazionali, compresi quelli giapponesi.
I funzionari aeroportuali allora contattarono gli altri aeroporti giapponesi, ma nessuno di questi aveva mai visto o sentito parlare di un paese di nome Taured. L’uomo disperato disse che potevano chiedere informazioni all’azienda in cui lavorava e mostrò una serie di documenti di lavoro. L’azienda venne dunque contattata, ma risposero che non avevano idea di chi fosse questa persona e tanto più nessuna idea dell’esistenza della Repubblica di Taured, nemmeno le persone che, secondo lui, avrebbero dovuto incontrarlo, lo conoscevano. Il viaggiatore stanco allora pensò di chiamare l’hotel dove aveva prenotato per avvertire del suo ritardo, ma la receptionist confermò che non esisteva nessuna prenotazione a suo nome.
Ormai l’uomo e i funzionari aeroportuali erano in una situazione di stallo, per quanto lui mostrasse documenti e carte, nessuno confermava la sua identità. Dopo tutto questo, il caso era diventato di competenza della Sicurezza Nazionale in quanto poteva trattarsi di una spia, cosi venne preso in custodia per portarlo in un edificio per fargli trascorrere la notte prima di essere interrogato nuovamente il giorno seguente.
La stanza venne piantonata da due guardie armate che controllarono la stanza tutta la notte. Il mattino dopo la Polizia giapponese insieme alla PSIA (Sicurezza Nazionale) andarono a prelevare l’uomo per portarlo in centrale, affinché venisse sottoposto ad un nuovo e serrato interrogatorio. Quando aprirono la porta della stanza, le autorità rimasero stupite. L’uomo non c’era, così come nessun oggetto personale o segno del suo passaggio. Le guardie cercarono l’uomo disperatamente, che non poteva essere uscito dalla porta e nemmeno dall’unica finestra in quanto la stanza si trovava ad un piano molto alto. Di quest’uomo non si seppe più nulla e non si sentì parlare mai più di Taured. Le autorità giapponesi cercarono di tenere nascosta la storia, ma avendo coinvolto il personale di molti aeroporti, la storia trapelò ma senza mai trovare una soluzione a riguardo.
Incredibilmente, quello di Taured non è stato l’unico caso di persone provenienti apparentemente da luoghi inesistenti. Nel 1851 a Francoforte venne fermato un individuo che non sapeva dove si trovasse. Disse di chiamarsi Joseph Vorin, parlando in una strana lingua e a quanto pare, veniva da Lexaria, nel continente di Sakria, che si trovava oltreoceano.
Incredibili viaggi in mondi paralleli parte 2