Il Caso di Lerina Garcia
Spagna, luglio 2008, una donna di 41 anni di nome Lerina Garcia si sveglia una mattina e le sembra di non essere nel suo letto, nota di indossare un pigiama diverso da quello che aveva messo la notte prima e si accorge di essere nella sua stanza che ha però alcune piccole differenze. La donna rimane un po’ confusa, ma non ha tempo per pensarci, perché deve andare a lavorare. Si reca sul posto di lavoro e una volta salita al piano, al momento di entrare nel suo ufficio, trova sulla porta un altro nome al posto del suo. Chiede ai colleghi cosa fosse successo al suo ufficio, che le confermano che il suo si trova ed è si è sempre trovato al piano inferiore. La donna svolge il suo lavoro e un po’ stanca e disorientata torna a casa. Al suo rientro, incontra Augustin, il suo ex-fidanzato con cui aveva rotto oltre 6 mesi prima, che la saluta e si comporta con naturalezza. Lerina dunque passa tutto il resto del giorno dal suo medico che le fa delle analisi per cercare segni di droghe o qualcosa di anomalo, ma tutto risultava essere a posto. La donna quindi va in analisi pensando di essere impazzita o di aver avuto una grossa amnesia. Gli analisti però non riscontrano nessun problema nella ragazza, ne psicologico ne neurologico. Secondo le analisi Lerina non sta mentendo ed è veramente convinta di avere vissuto ricordi diversi da quelli che sta vivendo ora. Il mondo esterno è lo stesso che Lerina ricorda, alcune notizie del telegiornale non sono mai accadute, ma altre si, vive nello stesso appartamento e possiede le stesse riviste, ma alcune cose in casa, non sono come le aveva poste, ricorda che la sorella aveva subito un intervento alla spalla, ma la madre conferma che non è mai stato così. Ricordava inoltre di avere rotto la relazione con il suo ex-fidanzato Augustin diversi mesi prima e di avere poi conosciuto un altro uomo con cui aveva cominciato una nuova relazione da ormai più di 4 mesi, di questo uomo lei conosce il nome, l’indirizzo, il posto di lavoro e tanti altri dettagli, ma sembra che dal momento del suo strano risveglio, lui non esista più. Tutto quello che lei credeva di avere vissuto fino ad ora non è mai avvenuto.
Il viaggio di Carol Chase McElheney
Carol Chase McElheney stava viaggiando da Parris (California), verso San Bernardino (California) per lavoro e al ritorno aveva pensato di passare per Riverside (California) la sua città natale, per vedere come stavano i genitori. Finito il lavoro parte finalmente per Riverside, che distava una mezz’ora di auto, ma una volta arrivata trovò un amara sorpresa. Quando crede di essere arrivata a destinazione, si ritrova in una cittadina che non riconosce, dall’aspetto tetro e un po’ inquietante. Carol decise dunque di fermarsi per controllare la cartina più volte, sospettando di trovarsi in un altra città, per sicurezza controllò anche le insegne della città e dopo accurati controlli capì di trovarsi proprio a Riverside. La donna girò per la città cercando di trovare la casa dei genitori e di altri amici e parenti, senza trovare nessuna abitazione o edificio che conoscesse. Passò dal cimitero dove si trovavano i suoi nonni, ma al suo posto trovò un semplice prato recintato e abbandonato. La donna, ormai convinta di trovarsi in un posto sbagliato, decise di andarsene, ma appena svoltato l’angolo riconobbe la scuola dove era andata da ragazza, che si trovava in uno stato fatiscente, completamente ricoperta di graffiti e apparentemente abbandonata. Le persone che giravano per la città sembravano tutte inferme e malandate e c’era un atmosfera tetra, così Carol, impaurita, se ne andò velocemente. La donna non raccontò a nessuno dell’accaduto, fino a quando, alla morte del padre, dovette ritornare a Riverside e con suo stupore trovò tutto come era sempre stato.
Incredibili viaggi in mondi paralleli parte 1