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    Categories: Misteri

Il mistero della casa dei volti di Belmez.

Belmez de la Moraleda è un paese in provincia di Jaén in Andalucia (Spagna) che già dal 1972 è diventato famoso in tutta Spagna per un fenomeno molto insolito.

In una casa di questo paesino, improvvisamente sulle pareti e sul pavimento cominciarono ad apparire misteriose figure rappresentanti dei volti, senza un preciso significato. Molti studiosi hanno visitato e analizzato questi volti e le diverse spiegazioni si possono suddividere in due correnti di pensiero: una frode o un fenomeno paranormale. Sono passati più di 40 anni e queste figure pur avendo perso l’interesse mediatico continuano ad apparire.

quando apparve il primo volto

Tutto cominciò il 23 agosto del 1971, quando Maria Gomez vide per la prima volta, sul pavimento della cucina di casa, una macchia che sembrava un volto. Convinta fosse caduto qualcosa a terra, lavò il pavimento e questa scomparve. Col tempo i volti continuarono ad apparire e ogni volta che Maria li eliminava, ne apparivano altri in luoghi diversi. Maria notò che tutte avevano la forma di un volto umano, allora chiamò amici e vicini per chiedere consiglio. In pochi mesi tutto il paese (poco più di 3000 abitanti) venne a sapere di queste figure che diventarono note in tutta Spagna come “Las Caras de Belmez” (I volti di Belmez). In poco tempo il paesino si riempì di giornalisti e curiosi, arrivarono quasi 5000 persone, tanto che le Forze dell’Ordine dovettero presidiare l’ingresso della casa di Maria Gomez.

 

Studi e verifiche sui volti

Alcuni studiosi tentarono di spiegare e verificare l’entità di questi volti, provando a mantenere chiusa una stanza per tre mesi. Quando tornarono ad aprirla trovarono 17 nuovi volti.

Germán de Argumosa, parapsicologo, eseguì delle psicofonie e arrivò a sostenere di essere riuscito a registrare delle voci che dicevano frasi come: “L’inferno continua qui” o “sono ancora sepolta”. Anche alcuni vicini di casa di Maria erano presenti durante le psicofonie e sentirono chiara una voce chiamare “Sofia! aiuto!”.

Padre José Maria Pilon fu testimone di qualcosa di incredibile, trovandosi nei pressi di un volto, riuscì a sentire “Germàn pica patio, levanta cemento” che significa “piccona il pavimento e solleva il cemento”, cosi provarono a picconare e a sollevare il cemento e in quell’esatto punto trovarono delle ossa umane. La Polizia locale prese le ossa e le fece analizzare. Dalle analisi risultarono essere del XII secolo, da qui arrivarono a scoprire che dove ora si trova la casa di Maria Gomez, in quell’epoca si trovava un cimitero.

 

Dichiarazione di frode

Il Governo Franchista dichiarò fraudolenti questi accadimenti e cercò un colpevole. Venne accusato l’allora Sindaco di Belmez, Manuel Rodriguez Rivas, di avere architettato la storia della comparsa dei volti nella casa di Belmez. Il caso quindi venne chiuso anche dagli investigatori e i giornali pubblicarono la notizia, concludendo che i volti della casa di Belmez erano una frode e che qualcuno li aveva disegnati. Ma chi avrebbe potuto realizzare questi volti? L’anziana Maria Gomez? Molti hanno sempre pensato che a creare i disegni fosse il marito di Maria Gomez, però dopo la sua dipartita i volti continuarono ad apparire.

Per diversi anni non si parlò più dei volti di Belmez fino a quando negli anni 80 Maria si ammalò e venne operata. Rimase 8 giorni lontana da casa e il marito con alcuni vicini notarono che i volti avevano cambiato espressione diventando tristi.

 

Le ipotesi paranormali.

Alcuni parapsicologi invece arrivarono ad affermare che i volti venivano creati dal subconscio di Maria, un fenomeno chiamato “teleplastia” ovvero la capacità di materializzare involontariamente immagini. Queste allo stesso tempo sono legate alla casa. Infatti Maria e la casa sono strettamente correlati tra loro. Quindi i volti non esisterebbero senza Maria e allo stesso tempo non potrebbero apparire in altri luoghi dove lei è presente. Inoltre i parapsicologi sostengono anche che questo fenomeno sia legato anche al Cimitero Mussulmano del XII secolo che si trovava in quel posto prima della costruzione della casa.

Ipotesi razionali.

Successivamente emerse una nuova ipotesi scientifica più razionale: Molti metri sotto la casa venne trovata una corrente d’acqua sotterranea, che potrebbe aver provocato l’umidità che ha fatto si che si formassero le macchie. Diventati volti per teleplastia o per pareidolia ovvero l’illusione istintiva di associare volti o forme note a oggetti o figure dalla forma casuale.

Nel 2004, a pochi mesi di distanza dalla scomparsa di Maria Gomez, le facce hanno cominciato ad apparire in un altra casa, quella dove nacque Maria, mentre nella casa dove ha vissuto non hanno mai smesso di apparire. Alcuni scettici affermano che i volti continueranno ad esistere perché Belmez ne ha bisogno.

 

In tutti i casi, il mistero delle facce di Belmez ha in un primo momento creato un grande scompiglio tra le autorità civili e religiose e influito profondamente sulla vita di Maria Gomez e della sua famiglia ma anche un po’ su quella di tutto il paese che da Belmez de la Moraleda è diventato “il paese dei volti”.

 

 

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