Dall’albero più grande del mondo, originario delle pendici dell’Himalaya (India) nasce un frutto enorme che arriva a pesare fino a 30 chilogrammi e si dice potrà essere un arma contro la povertà. Ricco di vitamine, calcio, magnesio e ferro, questo frutto chiamato giaca (Artocarpus heterophyllus) ha l’aspetto esteriore che assomiglia ad un armadillo e il gusto è dolce come la mela e l’ananas. La Giaca (o anche Jackfruit) è ottimo anche cotto, e il suo sapore assomiglia alla nostra porchetta.
La giaca è un futto multiuso.
Sfamare il mondo con la Giaca.
Nel Sud Est Asiatico è considerato un frutto “miracoloso” per le sue caratteristiche e in Bangladesh è il frutto nazionale, la Giaca sta diventando popolare anche in America. Purtroppo in Europa non è facile coltivarlo e in India, dove cresce spontaneamente e in larga quantità non viene impiegato perché considerato cibo per i poveri.
Esportazione e vendita del Jackfruit.
Gli enti Indiani spingono gli agricoltori a coltivare sempre più giaca, per guadagnarne dalle esportazioni e per cercare di risolvere il problema della denutrizione di queste zone.
Un frutto quasi perfetto.
La Giaca è considerata un ottimo rimedio alla fame per i bassi costi e le alte calorie (circa 95 kcal per 100 grammi) contando anche la presenza di vitamine, proteine calcio e ferro, ma c’è una controindicazione, ovvero la veloce decomposizione e quindi i frutti devono essere consumati in pochi giochi. Questo rende difficile crearne delle scorte.