Da dove deriva il curioso nome Bluetooth?
Il curioso nome bluetooth viene da un Re vichingo.
La tecnologia oggi è alla portata di tutti e spesso non notiamo che alcune portano nomi particolari o curiosi, come ad esempio Bluetooth, che in inglese significa dente blu. Da dove deriva un nome simile, come mai è stato dato ad un sistema di connessione?
Quel nome deriva da un personaggio storico, Aroldo I di Danimarca soprannominato in Danese Harald Blåtand ovvero Harald Bluetooth, che fu Re di Danimarca negli degli anni 900 e unificò le terre scandinave che all’epoca erano frammentate, fino a formare un grande regno che comprendeva quelle che oggi sono la Svezia, la Norvegia e la Danimarca, nonostante questi fossero popoli molto diversi tra loro nelle usanze, cultura e religione.
Harald Bluetooth era un bravo ambasciatore, riuscì con le parole a convincere questi popoli a vivere in pace, adottando un unica religione: Il Cattolicesimo.
Il soprannome Bluetooth, significa letteralmente dente blu attribuito al Re perché ghiotto di mirtilli.
Negli anni ‘90 le aziende produttrici di telefonia mobile adottarono sistemi e linguaggi di programmazione molto diversi tra loro e Sony Ericssons era alla ricerca di un modo per poterli collegare tutti al fine di scambiare files e informazioni.
Quando Sony Ericssons realizzò questo metodo di connessione lo paragonò proprio al Re Bluetooth che riuscì ad unire popoli di differenti culture e religioni e ne prese il nome.
Il logo Bluetooth infatti è l’unione delle rune danesi che corrispondono alla H e alla B come Harald Blåtand.
Ora sappiamo che ogni volta che è appare l’icona del Bluetooth sul nostro schermo, rievochiamo involontariamente Re Aroldo I di Danimarca.