I 7 avvistamenti italiani ancora irrisolti.
Elenco cronologico degli avvistamenti UFO italiani.
Come raccontato precedentemente su Curiosità e Misteri, la CIA ha recentemente rilasciato diversi X-files dal proprio archivio. Nella lista dei casi ancora inspiegabili, sette sono avvenuti in Italia. Si tratta di diversi avvistamenti ufo e di un vero e proprio incontro ravvicinato del terzo tipo. Li abbiamo elencati ordinandoli cronologicamente.
1 Novembre 1864 – Montespertoli (Fi)
La Contessa Baldelli, un appassionata di astronomia, fu testimone di un avvistamento e pubblicò quanto vide sulla rivista Astronomical Register. Quello che vide era un “globo di fuoco bianco” che sembrava essere molto più grande della luna. Alle 22:53 il cielo era illuminato dalla luce biancastra con ombre arancioni. Dal globo di luce ne uscì uno più piccolo dalla parte inferiore e diventarono entrambe di colore arancione intenso per poi scomparire. Questo è l’avvistamento Italiano più antico, a solo tre anni dopo l’Unità d’Italia.
Aprile 1937 – S.Pietro a Patierno (NA)
Due agenti delle imposte, si trovavano una sera nei pressi dell’aeroporto di Capodichino. Vennero distratti da delle urla e con una torcia illuminarono la direzione da dove proveniva l’urlo. Non molto distante da loro si trovava un oggetto che si levò in cielo a grande velocità e volò via. Lo strano oggetto aveva una forma particolare, i due agenti delle imposte lo definirono “due piatti sovrapposti”. Misurava circa 25 metri di diametro e 5 metri di altezza, emetteva luce propria e aveva tre file di oblò che lasciavano intravedere una luce fluorescente. Quando l’oggetto si innalzo in volo, si diresse verso il Vesuvio e lasciò una scia luminosa dietro di se. Sebbene l’azione fu fulminea, i due agenti delle imposte rimasero traumatizzati.
Marzo 1945 – Friuli.
Un aereo bimotore del 55esimo Squadrone cacciabombardieri della Raf, era di ritorno da una missione svolta sulle Alpi. L’intero equipaggio fu testimone di un avvistamento. Dichiararono di aver visto 6 palle di fuoco brillanti allineate, grandi tre volte la luna. Il pilota tentò una manovra per evitare l’impatto e finì quasi in acqua. Queste sfere infuocate seguirono l’aereo per diversi chilometri, verso Trieste riuscirono a sfuggire con abili manovre. Gli strumenti non funzionarono correttamente durante tutto l’inseguimento. Non era il primo avvistamento di questo genere di UFO (oggetto volante non identificato) durante la Seconda Guerra Mondiale. Vennero battezzati “Foo-Fighters”
24 Aprile 1950 – Abbiate Guazzione (Va)
Verso le 22 un operaio vide nascosto un grosso oggetto, alto circa 10 metri e con forma ovale. Si avvicinò e notò tre individui vicini, uno di questi era sopra una sorta di elevatore e sembrava intento a saldare. Questi individui erano alti 1.70m circa e indossavano scafandri con maschere trasparenti. L’uomo pensò che si trattasse di un aereo sperimentale con problemi tecnici e dunque si avvicinò chiedendo se avevano bisogno di aiuto. Gli individui però si spaventarono, cominciarono ad emettere strani suoni gutturali e a muoversi in modo strano. A questo punto si spaventò anche l’uomo che tentò al fuga, ma venne colpito da qualcosa di luminoso che lo fece cadere. Da terra l’uomo vide i 3 figuri rientrare nell’oggetto da un portello che poi si chiuse, si alzò in volo velocemente e sparì. Il mattino seguente l’uomo tornò sul luogo dell’incontro e rinvenì quattro orme circolari sul suolo.
27 Ottobre 1977 – Aeroporto di Elmas, Cagliari.
Degli elicotteri del 21esimo Gruppo Squadroni “Orsa Maggiore” dell’Aviazione dell’Esercito Italiano erano in volo di addestramento intorno base militare situata nei pressi dell’aeroporto di Cagliari. Alle 17:48 gli equipaggi di 3 elicotteri osservarono un oggetto volante definito da loro come un “cerchio luminoso” di colore arancione. Questo oggetto volava alla loro quota e si muoveva rapidamente. Alle 18:35 anche il personale della torre di controllo vide l’ UFO seguire un elicottero per poi sorpassarlo lentamente e salire ad altissima velocità. Osservarono il fatto anche una decina di civili nei paraggi e alcuni militari a terra. Un paio di mesi dopo, il fatto venne insabbiato, il Ministero della Difesa confermò si trattasse di un “esercitazione militare” e quello avvistato era un normale aereo. Anche i militari non credettero a questi fatti, siccome nessuno, anche dei ranghi più alti, era stato informato.
15 Giugno 1993 – Pescara.
In un esercitazione di volo sull’elicottero AB412, un comandante dei Vigili del Fuoco e altri 4 piloti si trovavano a circa 600 metri di altezza. Improvvisamente notarono un oggetto che gli stava venendo incontro e con un abile manovra lo evitarono. L’oggetto sembrava umanoide, alto circa un metro e mezzo sembrava indossare uno scafandro. Gli arti inferiori sembravano abbozzati ed erano di colore ocra, gli occhi erano ovoidali. L’umanoide avanzava viaggiando controvento e saliva di quota. Dopo pochissimo, l’oggetto si allontanò di spalle e l’equipaggio dell’elicottero notò che l’umanoide aveva un antenna trapezoidale. L’equipaggio informò la torre di controllo, ma loro confermarono che nessun oggetto era stato rilevato dai radar.
2 Luglio 2008 – Gignod, Aosta.
Un pilota di aliante volava nei pressi del Monte Bianco, quando notò un oggetto bianco sottostante a lui, avvicinarsi velocemente. In un secondo, compiendo una virata, l’oggetto arrivò alla sua stessa quota. L’ UFO (oggetto volante non identificato) misurava circa due metri e mezzo, aveva forma sferica e nella parte inferiore si trovavano due cilindri. Nonostante ci fosse un forte vento, l’oggetto manteneva una distanza di circa 40 metri. Un po’ spaventato, il pilota chiamò Aosta per chiedere se altri veicoli fossero in zona, ma risposero negativamente. Dopo alcuni minuti l’oggetto volò al di sopra dell’aliante e scomparve velocemente. L’evento venne ricostruito alla perfezione grazie al Gps dell’aliante che ne registrò i movimenti. Le ipotesi più plausibili, ovvero un aerostato o un drone, non convinsero, sopratutto dopo le analisi approfondite del caso.