Il cimitero dei vampiri a Drawsko, Polonia.
Particolari sepolture usate per proteggersi dai vampiri.
Uno dei temi più in voga di questi ultimi anni è sicuramente quello dei vampiri. Dopo l’uscita del film Twilight, seguito poi da numerose serie tv, i vampiri sono passati da essere temuti predatori a essere affascinanti e tenebrosi eroi. Ma nella realtà dei fatti, le leggende tramandate sui vampiri (o almeno ritenuti tali) sono alquanto spaventose. In Polonia nel cimitero di Drawsko, sono state ritrovate e aperte nel 2008 oltre 280 tombe del diciassettesimo secolo. Alcune tra queste avevano la particolarità di avere intorno al collo un falcetto. Secondo la leggenda questo tipo di sepoltura veniva utilizzata contro i vampiri, affinché questi non potessero tornare in vita, infatti se dopo la morte qualcuno si fosse mosso per cercare di uscire dalla tomba, il falcetto avrebbe tagliato loro la testa. A fare questa scoperta è stata l’antropologa, Tracy Betsinger, insieme al suo collaboratore Amy Scott, raggiunta preso dalla bioantropologa Lesley Gregoricka, che ci spiega che solitamente questa pratica veniva fatta su persone esterne alla comunità, in quanto considerate più a rischio di vampirismo. Molti corpi sono stati inoltre trovati con delle pietre infilate in bocca, anche questa ritenuta una pratica contro i vampiri. Si riteneva infatti che mettendo una pietra in bocca, questi non avrebbero potuto mordere le altre persone per nutrirsi. Il cimitero di Drawsko ha preso il nome di “Cimitero dei Vampiri”.
Spiegazioni scientifiche.
Da cosa nasceva questa paura per i vampiri che spingeva queste persone ad utilizzare tali pratiche di sepoltura? Grecoricka, secondo i suoi studi, afferma che queste pratiche erano comunemente utilizzate per inumare i corpi di stranieri, considerati a rischio di vampirismo, infatti molti scritti dell’epoca parlano di forti movimenti migratori in Polonia, (Drawsko, tra l’altro si trova a circa 200 km dalla Transilvania, patria del celebre Dracula, Vlad III di Valacchia). Ma dopo diverse analisi biochimiche delle concentrazioni di isotopi radioattivi, è risultato che si trattava di persone locali. Gli individui sepolti con questa pratica erano di ogni genere: uomini, donne e anche bambini. La paura per i vampiri probabilmente nasceva dal fenomeno dei cadaveri trovati con sangue sulla bocca, ma questo può essere causato da morti repentine o a causa di malattie come il colera, ma a quel tempo poteva essere interpretato come un segno di vampirismo.