Il segreto di Rennes Le Chateau
In questo piccolo borgo sono successe strane cose.
Rennes Le Chateau è un piccolo borgo di sole 87 persone situato nella regione Linguadoca-Rossiglione, dove si trova una chiesa dedicata a Maria Maddalena, che sembra nascondere un segreto che ha incuriosito il mondo.
L’inizio della storia.
Nel 1885 un giovane prete di nome Bérenger Saunière venne assegnato alla chiesa di Rennes Le Chateau, che a quel tempo era trasandata e fatiscente e gli venne chiesto di restaurarla. Saunière chiese fondi al comune che gli diede poco più di mille franchi, ma di li a poco, la Marchesa di Chambort, fece una donazione cospicua, con la quale cominciò finalmente i lavori facendo rifare la pavimentazione della chiesa. I lavori stavano procedendo un po’ a rilento, ma accadde qualcosa che cambiò la vita di Saunière per sempre.
Il Prete improvvisamente sembra avere a disposizione una quantità di fondi smisurata. Completò la ristrutturazione della chiesa aggiungendone una torre, una biblioteca, uno studio, una passeggiata e ordina la costruzione di una villa. Aiuta inoltre molti compaesani a edificare le loro case e fa costruire una strada che porta al borgo. Dava feste sontuose e spendeva grosse cifre.
Il giorno 21 settembre del 1891, durante i lavori di ristrutturazione della chiesa, degli operai stanno rimuovendo un altare per poi costruire in quel luogo una scala che porterà al pulpito, quando ad un certo punto, rimossa una grossa lastra sottostante l’altare trovarono qualcosa. Il prete dunque interruppe bruscamente i lavori e mandò via tutti gli operai e non fece continuare le ristrutturazioni per ben tre settimane. Sul suo diario in data 21 settembre scrive “Scoperta una tomba, la sera piove”. In quella settimana in cui i lavori erano fermi, Saunière faceva numerosi viaggi, tra cui alcuni a Parigi per parlare con nobili, ed infatti successivamente, anche a Rennes Le Chateau arrivarono personaggi influenti. Saunière parla spesso con un parroco di un paesino vicino Antoine Gélis che verrà trovato poi assassinato misteriosamente. In casa del parroco Gèlis, trovarono fogli riportanti strani rituali esoterici e, la cosa più strana, nella tomba venne inciso il simbolo di una setta segreta, i Rosacroce.
Le domande.
Cosa si nasconde in quel piccolo paesino sperduto? Come avrà fatto un umile parroco a disporre di un tale patrimonio? Ipotesi di ogni tipo si sono sprecate. Si crede possa aver trovato nascosto della chiesa un grande tesoro, altri credono che abbia trovato qualche Santa reliquia o che addirittura abbia trovato pergamene che provano di qualche nefandezza da parte della chiesa e stesse ricattando il Vaticano, addirittura qualcuno sostiene che abbia trovato il Santo Graal.
Una serie di coincidenze porta a accreditare la tesi della stirpe di Gesù, la quale crede che il Santo Graal, che in francese si scrive San Greal, sia invece il Sang Real ovvero il sangue reale, definita cosi la stirpe dei discendenti da Gesù.
Si dice che questo segreto sia stato custodito nei secoli da un organizzazione chiamata “Il Priorato di Sion”. Tesi che possiamo ritrovare nel celebre libro “Il Codice Da Vinci” e prima di questo altri libri sostengono idee molto simili. Infatti seguendo le tracce della leggenda di Maria Maddalena, queste portano proprio in Francia. Questa tesi è stata successivamente avvalorata da documenti chiamati “Dossier Segreti” depositati presso la “Biblioteca di Francia” da Pierre Plantard negli anni 60 che sosteneva di appartenere egli stesso alla dinastia Merovingia (cioè figli di Maria Maddalena e Gesù). Fino a quel momento i documenti rimasero segreti e custoditi dal “Priorato di Sion”. Plantard successivamente afferma di aver creato di proposito quei documenti, e che sono quindi dei falsi, ma qualcosa in quei dossier combacia perfettamente con le storie dei Merovingi e con alcuni ritrovamenti.
Cosa nasconde Saunière?
Durante il fermo dei lavori, testimoni affermano di aver visto Saunière scavare nel cimitero di notte. A riprova di questo fatto, il prete fece costruire un ossario e uno spazio inaccessibile dall’esterno vicino alla sagrestia, la cui unica entrata dall’interno viene nascosta dietro un grosso armadio. L’interno di questo spazio è stato lasciato inedificato, senza pavimentazione o altro.
Non vi sono prove di quello che Saunière abbia trovato sotto l’altare, ma si pensa abbia trovato l’accesso ad una cripta sotterranea, quella si sembrerebbe essere “La tomba dei Signori”. Un resoconto degli scavi effettuati intorno alla chiesa, parla infatti di scale e passaggi e cunicoli presenti sotto la chiesa. Nel 2001 sono state effettuate delle rilevazioni con il GPR ovvero un radar ad alta penetrazione, che hanno rivelato strutture all’interno del pavimento della chiesa e una possibile cripta.
Nel 1909, il Vescovo, insospettito dallo stile di vita di Saunière apre un indagine nei suoi confronti, e si scopre che il prete stava vendendo le Messe e da questo giro aveva riscosso quasi diecimila franchi, e venne cosi sospeso e allontanato dalla chiesa e divenne per lui impossibile toccare la sua fortuna. Ma quei diecimila franchi non sarebbero mai bastati a edificare tutto quello che fece Saunière.
I misteri della chiesa di Rennes Le Chateau.
Indizi di una possibile cripta è dato dalla presenza nel museo locale di reliquie visigote. Se vi sono stati Visigoti in quella zona, sicuramente si trova anche una chiesa visigota che era noto utilizzassero cripte sotterranee.
Gli indizi legati alla chiesa, che hanno portato all’elaborazione di tutte queste teorie provengono da questi fatti:
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All’entrata, l’acquasantiera è sorretta da un demone, tratto dalla biblioteca di Saunière il cui nome è Asmodeo, che era il guardiano del tesoro di Salomone nella mitologia ebraica.
- Nel retro della chiesa, dove si trova il cimitero, si può notare una fascia di colore diverso sulla parete, che era simbolo in antichità della presenza della tomba di un Re.
- Sopra l’altare è presente un mosaico che rappresenta l’ultima cena, ma con un particolare diverso. Ai piedi di Gesù si trova una donna (probabilmente Maria Maddalena) inchinata e una coppa. Particolare che non trova riscontro nella Bibbia.
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Se si parte dalla statua di Maria Maddalena al centro della chiesa e si disegna una M, tutte le estremità della lettera, toccano una statua di un Santo, che lette in fila sono S.ta Germana, S.Rocco, S.Antonio eremita, S.Antonio da Padova e S.Luca, le cui iniziali formano la parola Graal.
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Alcune parti della chiesa raffigurano parti tratte da un testo dei dossier trovati, in particolare quelli riguardanti il 13 gennaio gennaio, giorno del Battesimo del Cristo, dove all’alba appaiono delle sfere luminose, provenienti dalla vetrata esattamente che si spotano per 5 giorni sopra le statue dei Santi.
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Le effigi della Via Crucis sono posizionate in modo inverso e nell’ultima si vede raffigurato il corpo di Gesù che viene portato via in piena notte. Circostanza che non esiste nei Vangeli.
Nel gennaio 1917 Bèrenger Saunière viene a mancare e in testamento lasciò l’immensa fortuna alla sua perpetua Marie Dénarnaud. Sia la chiesa che i suoi familiari si rifiutarono di avere questa eredità. La Dénarnaud venne obbligata però a vivere in povertà. La donna dichiarò, “con quello che ha lasciato Saunière si potrebbe mantenere tutto il paese per più di cent’anni e ne rimarrebbe altrettanto, ma io non posso toccarlo. La gente di qui cammina sull’oro e non lo sa”.
La donna visse da sola nel presbiterio fino al 1945 quando conobbe Noel Corbu che visse con la Dénardaud per molti anni e sarà unico destinatario del testamento della perpetua.
La Dénarnaud disse che solo in punto di morte avrebbe rivelato a Corbu il segreto di Rennes Le Chateau e spiegato dell’immenso tesoro, ma purtroppo la donna venne colta da un ictus e rimase paralizzata non potendo più ne scrivere, ne parlare e morì poco dopo portandosi con se questo enorme segreto. Corbu rimase con un unica ricchezza, ovvero un ristorante, nella quale raccontava spesso la leggenda del tesoro di Saunière fino a quando un giornalista capitato a cenare in quel ristorante e pubblicò “La favolosa storia dei miliardi del curato di Rennes Le Chateau”